Nuove espulsioni: continua la guerra ai poveri del Questore

Sul giornale Alto Adige del 9 aprile 2025 è stata pubblicata l’ennesima notizia che riporta la decisione del Questore di revocare il permesso di soggiorno ed espellere 4 immigrati. Secondo quanto riportato dal quotidiano, due giovani si sarebbero presentati all’esame di italiano per conseguire il permesso di soggiorno al posto di due connazionali. In parole povere, volevano aiutare due loro connazionali, con i relativi rischi.

Per non sbagliare (e forse per raccattare qualche like in più) Sartori ha deciso di espellere tutti e 4, prima di qualsiasi accertamento. Non sappiamo nulla di chi siano questi 4 senegalesi, quale percorso abbiano alle spalle. L’unica notizia che l’Alto Adige (che non chiede mai conto) riporta è che hanno precedenti penali e/o di polizia di lieve entità. Non ci stancheremo mai di ripetere come i precedenti di polizia siano notizie autoreferenziali.

Possiamo immaginare come per queste persone avere un documento sia fondamentale per ottenere un lavoro, per costruirsi una vita, una casa, una famiglia, per aiutare la propria famiglia al paese. Possiamo immaginare cosa abbiano passato per arrivare in Italia, forse passati attraverso il deserto della Libia e poi attraverso il Mediterraneo rischiando la pelle, forse arrivati con un visto turistico e rimasti qui. Non lo sappiamo. Possiamo immaginare che abbiano voluto aiutare due propri connazionali per fargli avere questo pezzo di carta che spesso rappresenta il confine fra la vita e la morte, fra la gioia e la disperazione. Nel corso dell’esame è stato notato che qualcosa non quadrava.

Il Questore non ha esitato un secondo a gettare queste persone nella disperazione, a chiedere la revoca del permesso di soggiorno e con una penna firmare la loro espulsione e quindi certamente la loro disperazione. Certo non viviamo in tempi particolarmente carichi di empatia, figuriamoci nei confronti di neri e musulmani, ma proviamo solo a immaginare cosa stiano passando adesso queste persone ancora senza nome.

Se un italiano avesse fatto la stessa cosa se la sarebbe cavata forse con un buffetto, alla peggio con una denuncia a piede libero. Pensiamo agli anestesisti dell’ospedale di Bolzano che sono stati licenziati per avere falsificato il patentino di bilinguismo per poter lavorare; un fatto che Sartori non ha commentato con uno dei suoi soliti comunicati stampa densi di insopportabile retorica da 4 soldi. Il perchè è presto detto: perchè sono italiani con un lavoro di prestigio, probabilmente con un buon conto in banca.

Nonostante rappresentino la parte di società più povera e quindi fisiologicamente più portata a compiere azioni extralegali, secondo Sartori gli immigrati non hanno diritto di sbagliare, non hanno nemmeno diritto a difendersi in un processo. Proprio perchè “ospiti” devono avere le virtù che nemmeno gli italiani hanno (pensiamo a Salvini e i 49 milioni di euro, Berlusconi o il partito di Giorgia Meloni spesso toccato da inchieste locali che ne hanno dimostrato i rapporti con organizzazioni mafiose) e Sartori, che si fa interprete del rancore e della sete di sangue del popolino e dei suoi rappresentanti politici come Ulli Mair e Marco Galateo, offre in pasto al pubblico dei social qualche cattivo immigrato per sfogare la propria rabbia e invocare deportazioni e inceneritori (spesso i commenti nei confronti degli stranieri sono di questo tipo).

Noi ovviamente non ci illudiamo che scrivere questi articoli (negli articoli dei mesi scorsi potete trovare altri episodi allucinanti che vedono come triste protagonista il Questore) possa spostare di una virgola la realtà ma girare la testa dall’altra parte di fronte a tali ingiustizie e tale accanimento indiscriminato nei confronti della parte più povera della società sarebbe imperdonabile. Perchè stare in silenzio significa essere complici e sono tempi in cui il coraggio di denunciare le malefatte di chi sta in alto è merce rara.

Perchè oggi tocca a loro e a quelle persone che lottano, domani a chiunque e purtroppo vediamo come spesso soltanto dopo essere stati vittime degli abusi si acquista la coscienza necessaria per svegliarsi e rendersi conto di come le persone più socialmente pericolose siano spesso coloro che detengono il potere, aizzando la guerra fra poveri, fomentando odio nei confronti dei più deboli, promuovendo leggi liberticide, guerre e corsa al riarmo. Le persone più socialmente pericolose sono quelle che propongono soluzioni facili a problemi complessi e che praticano la tolleranza zero solo con chi ruba i vestiti, un pezzo di grana al supermercato o con chi vive per strada mentre scodinzolano di fronte a chi si ruba i soldi veri.

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