[Bolzano] 2 Giugno h 9 Piazza Domenicani manifestazione contro il genocidio del popolo palestinese

Invitiamo tutti e tutte a partecipare a questa importante iniziativa organizzata dall’assemblea pubblica solidale con il popolo palestinese. Di fronte alla soluzione finale della questione palestinese lanciata dal terrorista di Stato Netanyahu è sempre più urgente mobilitarsi per impedire il compimento di questo genocidio. Il silenzio è complicità.

Di seguito pubblichiamo il testo che accompagna l’iniziativa:

UNA REPUBBLICA AFFONDATA SULLA GUERRA

UN GOVERNO COMPLICE DI UN GENOCIDIO

Il 20 maggio Israele ha iniziato l’operazione militare “Carri di Gedeone” ossia la soluzione finale della questione palestinese. L’obiettivo dichiarato pubblicamente dal terrorista di Stato Netanyahu è quello di occupare in maniera permanente la Striscia di Gaza e costringere i palestinesi a lasciare la propria terra, resa inadatta alla vita dopo 20 mesi di bombardamenti quotidiani che hanno sterminato i palestinesi e devastato tutte le infrastrutture civili e il sistema sanitario. Da oltre due mesi a Gaza non entrano cibo e medicine, numerosi bambini e anziani sono morti di fame o per le conseguenze della malnutrizione. Innumerevoli sono i palestinesi morti per mancanza di cure e medicine. La salute psichica dei gazawi é compromessa. Nei lager israeliani decine di migliaia di prigionieri palestinesi sono vittime di torture terrificanti, spesso fino alla morte. Sono oltre 70.000 i palestinesi sterminati dai sionisti, fra di essi almeno 20.000 bambini, una cifra che delinea come quello a Gaza sia un infanticidio di massa senza precedenti.

Come ha scritto Yousef Hamdouna, il genocidio di Gaza rappresenta un momento cruciale di trasformazione nell’approccio alla questione dei popoli sottoposti a occupazione. L’obiettivo di Israele è disgregare la società palestinese, ricostruendola secondo le proprie condizioni. L’uso della fame come arma non può essere compreso se non come parte del più grande esperimento di ingegneria sociale violenta condotto su un intero popolo, attuato attraverso fasi precise e pianificate. In questo quadro la fame non è solo uno strumento di sottomissione, ma un mezzo con cui Israele intende riscrivere la struttura psicologica e sociale della società palestinese spostandone le priorità: dal pensiero rivolto alla liberazione collettiva al pensiero rivolto alla sopravvivenza individuale a qualunque costo: un corpo senza anima, disposto ad accettare di sopravvivere senza alcuna prospettiva politica e senza diritti.

Mentre il Genocidio del popolo palestinese procede in un bagno di sangue quotidiano, un sondaggio condotto dalla Pennsylvania State University rileva come il 47% degli israeliani approvi lo sterminio dei palestinesi mentre l ́82% appoggia la loro deportazione. Il primo genocidio automatizzato e in diretta televisiva della storia é normalizzato democraticamente al punto che in Israele é diventato un argomento di discussione parlamentare. Ci sono infatti ministri che organizzano convegni per la colonizzazione di Gaza mentre altri deputati affermano, senza troppi problemi, la necessitá di sterminare i bambini palestinesi. Ma tale barbarie non sarebbe stata possibile senza la costante disumanizzazione del popolo palestinese e della sua Resistenza operata dai principali media occidentali, i quali hanno rilanciato le menzogne della propaganda israeliana distorcendo la realtá, rovesciando le responsabilitá, violentando il linguaggio.

Questo orrore é reso possibile dall ́appoggio politico, economico e militare fornito dagli Stati Uniti e dall ́Unione Europea. Anche il Governo italiano e il suo apparato militare-industriale é complice di questo genocidio. I piloti dei cacciabombardieri israeliani si sono addestrati anche in Italia nel corso di esercitazioni compiute con l ́Aeronautica italiana. I cannoni da 76 mm delle corvette con cui Israele bombarda Gaza dal mare sono forniti da Oto Melara, del gruppo Leonardo, la stessa multinazionale che ha acquistato il 10% della Start-up altoatesina Flying Basket, i cui droni sono in uso anche presso la 173ma Airborne Brigade dell ́Esercito degli Stati Uniti, di stanza a Vicenza.

Dopo oltre 3 anni di guerra fra NATO e Russia sul suolo ucraino e 20 mesi di genocidio a Gaza, é sempre piú evidente che siamo entrati in una fase di scontro fra le principali potenze per l ́egemonia e la spartizione/saccheggio di risorse. In questo quadro il piano ReArm Europe/Readiness 2030 varato lo scorso marzo dalla Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen, col quale si intendono mobilitare 800 miliardi di euro per la difesa (che verranno tolti a sanitá, istruzione pubblica, servizi), costituisce un salto di qualità senza precedenti negli ultimi decenni nella corsa al riarmo. Un ́economia sempre piú di guerra in cui aziende dell ́apparato militare industriale come Leonardo, Rheinmetall e Iveco Defence Vehicles stanno maturando profitti osceni.

Questa corsa al riarmo sta producendo effetti devastanti sulle vite dei proletari ai quattro angoli del pianeta: centinaia di migliaia morti sui teatri di guerra e di genocidio, peggioramento delle condizioni di lavoro, salariali e di esistenza in tutto l’occidente a causa dei tagli alla spesa sociale e all’attacco frontale ai diritti e alle agibilità delle lotte e del dissenso sindacale e sociale. In tal senso il DL sicurezza da stato di polizia varato dal Governo Meloni rappresenta un attacco preventivo senza precedenti alla classe lavoratrice.

Sabbia e non olio negli ingranaggi della guerra e del Genocidio! Non un soldo non un uomo per le loro guerre!

FERMIAMO IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE! NO AL RIARMO! NO AL DECRETO SICUREZZA!

Assemblea solidale con il popolo palestinese – Bolzano

freepalestinebz@inventati.org – Telegram “Free Palestine BZ”

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