In regione, come nel resto d’Italia e del mondo, continua la mobilitazione per Alfredo Cospito, ormai da circa 90 giorni in sciopero della fame contro il regime carcerario di tortura istituzionale 41 bis a cui è sottoposto dal maggio 2022. Durante la mattinata del 13 gennaio a Bolzano sono state distribuite diverse centinaia di volantini (per leggere il volantino andate al seguente link) e il fumetto La Voragine di Zerocalcare, capace di spiegare anche a chi non conosce a fondo il tema l’orrore e la violenza che tale regime di tortura comporta. Studenti e passanti hanno mostrato forte interesse per una questione che, grazie alla tenace lotta di Alfredo, sta riuscendo a rompere il clima di omertà e silenzio che le istituzioni statali hanno tentato di costruici attorno.
Nelle stesse ore a Trento, un presidio di fronte al Tribunale ha portato solidarietà a Massimo, Agnese, Stecco e Juan; compagni e compagne sotto processo per episodi completamente slegati uno dall’altro ma che la Procura di Trento prova a riunire all’interno dell’ennesimo teorema associativo. Un copione per cui i repressori della Procura non si sono degnati nemmeno di trovare un titolo, come è scritto nel volantino che è stato distribuito durante l’iniziativa. Nel caso di Massimo si è fatto esplicitamente ricorso ad una giurisprudenza creativa sempre più utilizzata per costringere compagni e compagne a subire provvedimenti di limitazione della libertà e per negare benefici di legge; egli viene infatti accusato di “tentata estorsione con finalità di terrorismo” per avere provato a leggere – durante le trasmissioni di Radio 80 a Rovereto – un comunicato solidale con i prigionieri uccisi e torturati nelle carceri italiane del marzo 2020.
Nella serata dello stesso giorno, a Rovereto, la sala Filarmonica è stata riempita da oltre 200 persone che hanno ascoltato l’intervento dell’avvocato Flavio Rossi Albertini, il quale da anni segue le vicende legali di Cospito. Oltre tre ore in cui è stato spiegato in cosa consiste la barbarie del 41 bis e in generale il continuo innalzamento del livello repressivo contro compagni e compagne che lottano, che coincide con rapporti di forza decisamente a favore della borghesia di questo Paese.
La mobilitazione continua senza sosta e la prossima iniziativa è lanciata per il 17 gennaio alle ore 18 presso la facoltà di Sociologia a Trento. Ogni giorno che passa all’interno del 41 bis è un giorno che avvicina Alfredo Cospito alla morte. Moltiplichiamo le iniziative solidali. Contro la tortura. Solidarietà a tutti i prigionieri rivoluzionari.
Per approfondire:
Podcast della trasmissione “Tutta la città ne parla” con l’avvocato Flavio Rossi Albertini e Luigi Manconi