[Bolzano] Continua in città la mobilitazione contro la guerra e gli interessi economici che la armano

Continua in città la mobilitazione contro la guerra. Anche questa settimana a Bolzano due importanti iniziative contro la terribile escalation militare in corso in Ucraina e contro gli interessi economici che spingono per il prosieguo del conflitto militare. Invitiamo tutti e tutte a partecipare, a prendere la parola. Per non rimanere inermi di fronte al disastro in cui la borghesia ci sta facendo precipitare, con la propria sete di profitto e di potere. Per ribadire ancora una volta che, in questa guerra come in tutte le guerre imperialiste, i proletari non hanno nessun interesse da difendere. Per disertare le loro guerre. Per organizzare la resistenza contro l’economia di guerra, lo sfruttamento, la devastazione ambientale.

Giovedì 16 marzo dalle ore 12 presso l’incrocio Via Cassa di Risparmio-Via Museo e poi dalle ore 13.00 in Piazza Università ci saranno dei presidi antimilitaristi, organizzati per protestare contro l’ esercitazione militare internazionale Volpe Bianca 2023 che si sta svolgendo sulle montagne altoatesine.

Questa volta migliaia di militari, fra cui anche la 173a Airborne Brigade statunitense di stanza a Vicenza, si stanno esercitando sulle Dolomiti della val Badia, in val Pusteria, nel Cadore (Belluno) e in parte in Sardegna. Un’esercitazione che – come dice il generale Ignazio Gamba – ha lo scopo di “addestrare i militari al combattimento in montagna e aree caratterizzate da climi rigidi, il cosiddetto mountain warfare, che mira a saper sfruttare e trasformare in un proprio vantaggio le difficoltà dei terreni montani ed artici”. Secondo lo stesso ufficiale militare l’Esercito diventerà se,pre più “una risorsa su cui investire per sviluppare uno strumento sempre più rispondente alle condizioni imposte dagli odierni e futuri scenari geostrategici”. In parole povere, in un mondo in rapida trasformazione in cui l’egemonia economica occidentale è sempre più in declino, gli interessi della borghesia dovranno essere garantiti sempre più dalla forza armata e sempre meno da accordi commerciali. Una tendenza già ampiamente in atto dato che, come scrivono gli antimilitaristi bolzanini “I militari italiani sono infatti presenti in numerosi paesi africani e del Medio Oriente, ridotti a colonie. Nell’Europa dell’est invece sono almeno 1500 i soldati italiani schierati sotto le direttive NATO e pronti alla guerra con la Russia”.

Nel fine settimana invece, sabato 18 marzo, l’Assemblea cittadina contro le guerre e per il disarmo organizza una Critical Mass contro la guerra per le vie della città. La partenza è fissata alle ore 15 circa in piazzetta Marcella Casagrande.

Per un immediato cessate il fuoco. Per la fine del conflitto armato. Contro la fornitura di armi e gli interessi economici alla base dell’escalation militare. Per immediati negoziati. Per l’aiuto non militare alle persone vittime della guerra.

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