Sabato 16 dicembre oltre 500 persone hanno partecipato al corteo contro il Genocidio del popolo palestinese. La manifestazione, organizzata dall’assemblea cittadina solidale con il popolo palestinese, ha attraversato le strade dei quartieri popolari della città di Bolzano.
Da Piazza Don Bosco i manifestanti hanno camminato lungo via Milano, Piazza Matteotti, via Torino, via Firenze, via Druso, via Marconi per finire, dopo circa 3 ore, alla stazione dei treni. Moltissimi gli interventi fatti al megafono da parte di militanti, cittadini e membri della comunità araba e musulmana della città. Una manifestazione che è la continuazione di un percorso iniziato il 14 ottobre, una settimana dopo l’inizio delle operazioni militari stragiste condotte dall’esercito israeliano contro la Striscia di Gaza. Un percorso di lotta che ha fatto incontrare e conoscere tante persone, costruendo solidarietà laddove ci vorrebbero soli e impotenti di fronte all’abisso di orrore in cui Israele e i suoi complici – fra cui anche il governo italiano Meloni – ci stanno facendo precipitare.
Una manifestazione molto partecipata e decisa, espressione delle classi popolari della città, consapevole che la partita in gioco a Gaza va oltre il solo destino del popolo palestinese, vessato e dimenticato da tutti. Il genocidio in atto va fermato, e solo la mobilitazione costante e tenace potrà riuscire a fermare lo sterminio in corso, fatto con la complicità di tutte le democrazie. Un genocidio di ispirazione razzista e suprematista, con il governo israeliano deciso a risolvere il problema palestinese…eliminando i palestinesi. Centinaia di persone che non hanno dubbi sulla parte da difendere: i palestinesi, ovvero gli oppressi, i deboli, gli sfruttati. Contro l’oppressore e chi giustifica e legittima il massacro di civili, donne e bambini.
Di seguito il volantino distribuito durante la manifestazione in alcune centinaia di copie:
FERMIAMO IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE
NON LASCIAMO IN PACE CHI FA AFFARI SU GUERRA E APARTHEID
“Se non state attenti i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono”
Malcolm X
Il massacro sistematico della popolazione civile di Gaza prosegue senza sosta da oltre due mesi. Dal 7 ottobre incessanti bombardamenti hanno raso al suolo gran parte della Striscia di Gaza. Si parla di oltre 25.000 fra civili uccisi e dispersi, oltre 50.000 i feriti. Il 70% di essi sono donne e bambini. Quasi due milioni di gazawi sono sfollati (l’80% della popolazione) e ammassati in campi profughi nel Sud della Striscia in una condizione che l’ONU ha definito apocalittica, di orrore totale. Si stimano almeno 25.000 bambini rimasti orfani, e altri 650.000 senza un posto dove andare. La popolazione è ridotta alla fame. Nello stesso periodo in Cisgiordania sono oltre 300 i palestinesi assassinati dalle truppe di occupazione israeliane e dai coloni, liberi di commettere violenze e soprusi di ogni tipo nei confronti della popolazione civile.
Dopo aver imposto ai gazawi che abitavano il Nord della Striscia l’abbandono delle proprie case per rifugiarsi a Sud dove, secondo le dichiarazioni israeliane, “sarebbero stati al sicuro”, l’aviazione e l’Esercito hanno iniziato massicce operazioni militari proprio nel Sud, provocando nuovi eccidi e devastazioni su vasta scala. Nessun civile è al sicuro, l’Esercito occupante uccide in maniera pianificata e indiscriminata bombardando ospedali, ambulanze e campi profughi sovraffollati. Moschee e chiese fra le più antiche al mondo sono state distrutte. Le decine di migliaia di bambini terrorizzati, uccisi, menomati o dispersi gridano alle nostre coscienze.
Da oltre due mesi le spudorate menzogne del governo fascista e razzista di Netanyahu e del suo Esercito dettano la linea editoriale a tutti i principali gruppi editoriali occidentali, che lavorano a pieno regime per giustificare e legittimare di fronte alle rispettive opinioni pubbliche lo sterminio di una popolazione poverissima, costretta a vivere da decenni in una immensa prigione a cielo aperto, senza possibilità di uscire, sotto assedio totale, senza cibo, acqua e carburante. Un massacro di inermi dalle proporzioni agghiaccianti e per molti versi senza precedenti, eseguito scientificamente grazie ad armi sofisticate ed alle tecnologie più avanzate come il sistema di intelligenza artificiale Gospel, in grado di aumentare esponenzialmente gli obiettivi da colpire, senza tenere in alcuna considerazione le vittime civili, come è evidente.
Il ministro della Difesa Gallant ha definito i palestinesi animali mentre il presidente Herzog ha affermato che a Gaza non esistono innocenti. Altri deputati della Knesset, degni eredi del Ku Klu Klan, hanno invocato l’utilizzo della bomba atomica e documenti ufficiali ipotizzano la completa pulizia etnica di Gaza, espellendo i palestinesi nel deserto del Sinai egiziano. Come accade regolarmente in tutte le pagine più tragiche della storia la disumanizzazione è la negazione dei diritti di un popolo è il preambolo di crimini ed efferati massacri.
Giorno dopo giorno da Gaza giungono notizie sempre più spaventose in cui emerge come i soldati israeliani si stiano abbandonando a intollerabili crimini ed arbitrarie esecuzioni sommarie di civili, come nella scuola Shadia Abu Ghazala, dove sono stati trovati innumerevoli corpi di donne e bambini. I civili vengono rastrellati, arrestati e trattati brutalmente; i prigionieri palestinesi nelle carceri raccontano di quotidiane torture. Migliaia di palestinesi a Gaza e Cisgiordania sono stati arrestati arbitrariamente e sottoposti a detenzione amministrativa.
Se gli orrori del Novecento sono avvenuti lontano da telecamere e giornali, oggi le stragi deliberate di civili, la pulizia etnica e l’annientamento di Gaza avvengono in diretta televisiva e nelle bolle dei social network, con il determinante appoggio politico e militare di tutte le democrazie occidentali – Stati Uniti e Unione Europea in primis – e di tutti i principali partiti politici, di fatto complici di crimini di guerra terrificanti. Stavolta non ci sono scuse, nessuno può dire di non sapere.
Le complicità e responsabilità nella segregazione e nel massacro dei palestinesi iniziano qui. Chi sta in silenzio è complice.
PER UN IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO!
PER LA FINE DELL’OCCUPAZIONE MILITARE DELLA PALESTINA!
CONTRO OGNI COLLABORAZIONE MILITARE FRA ITALIA E ISRAELE!
Assemblea solidale con il popolo palestinese – Bolzano