[Bolzano] Espulso per qualche grammo di fumo. Continua la guerra di Sartori ai poveri

Continua la guerra del Questore Sartori a poveri e immigrati in città, per i quali nessuna garanzia è prevista, per i quali secondo la sua personale concezione della legge esiste la presunzione di colpevolezza e per i quali, in ogni caso, è previsto un surplus di condanna, in quanto stranieri. L’ultimo capitolo di questa violenta e triste saga è riportato dal giornale Alto Adige che il 9 dicembre 2024 racconta dell’espulsione di un cittadino 29enne del Gambia. Secondo quanto riportato nel comunicato della Questura di Bolzano e poi ripreso dal giornale, il cittadino gambiano, alla vista di una volante della polizia, avrebbe iniziato “a dare in escandescenze urlando frasi incomprensibili all’indirizzo degli Agenti”.

Secondo la Questura il giovane avrebbe avuto diversi precedenti penali e/o di polizia. Crediamo sia importante soffermarsi su quel “e/o” che, il capo della Questura, vorrebbe mettere sullo stesso piano.

Sartori infatti, nel motivare le proprie misure di prevenzione utilizza con grande disinvoltura i precedenti di polizia ovvero informazioni raccolte dalla polizia nel corso degli anni, non necessariamente condanne penali, ma anche denunce per le quali si è stati poi assolti e per le quali il processo non è nemmeno mai iniziato.

Nel caso dei fogli di via e avvisi orali emessi contro militanti politici di Bolzano, spesso si tratta di compagni incensurati o con precedenti di poco conto, sottoposti a misure preventive sulla base delle fantasiose elucubrazioni del Questore, il quale si spinge di fatto a emettere delle condanne senza consentire alcuna difesa, prima ancora che si avvii un processo. Va inoltre aggiunto come in maniera pressoché sistematica in tali documenti i fatti riportati a motivazione del provvedimento vengano alterati e conditi con aggettivi che hanno l’obiettivo di aumentare lo “spessore criminale” del presunto fatto e in cui inoltre le considerazioni personali di Sartori si confondono con la realtà.

Insomma, dopo avere sottolineato come il giovane avesse precedenti penali e/o di polizia e come nel corso di una perquisizione personale avvenuta nei locali della Questura fossero stati trovati pochi grammi di fumo, ancora una volta il Questore decide, dopo averlo denunciato per spaccio di sostanze stupefacenti (anche qui con ogni probabilità siamo di fronte a forzature e manipolazioni) di firmare un decreto di espulsione dal territorio nazionale.

Appare sempre più evidente come questi provvedimenti vengano emessi come un crudele automatismo nei confronti di determinate categorie di persone, senza denaro, potere e protezione politica.

Obiettivi facili, nemici interni che vengono dati in pasto ai commentatori seriali sui social bramosi di sangue oppure ai propri referenti politici, bisognosi di numeri che dimostrano come “finalmente c’è qualcuno che ha portato ordine e pulizia in città”.

Nel frattempo la realtà ci racconta di una città in mano a speculatori e affaristi che hanno reso Bolzano sempre più invivibile e ostile a lavoratori e proletari. Speculatori e affaristi che fanno parte di quella classe sociale da cui il braccio violento della legge prende gli ordini.

Ai seguenti link altre azioni contro poveri e marginali vendute agli spettatori come tutela del decoro e della sicurezza urbana.

[Bolzano] Guerra ai poveri. Il senso del Questore per la legge

[Bolzano] Prescrizioni, Cortei vietati, avvisi orali, fogli di via: il Questore di Bolzano perseguita chi dissente

Cosa sta succedendo a Bolzano? A proposito di repressione del dissenso e guerra ai poveri in cittá. Un´intervista.

Il Questore di Bolzano espelle 8 persone per qualche grammo di “fumo”.

Nuove espulsioni contro immigrati senza una casa. Il Questore criminalizza la povertà. | oltre il Ponte / über die Brücke

Articolo pubblicato sul giornale Alto Adige in data 9 dicembre 2024

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