[BZ] Tanti partecipanti al presidio contro Leonardo spa, Flying Basket e IDV. Guerra e genocidio partono anche da qui.

Giovedì 11 settembre 2025, a 52 anni dal colpo di stato fascista in Cile sostenuto dagli Stati Uniti d’America, tanti compagni e solidali con il popolo palestinese hanno partecipato al presidio di fronte allo stabilimento industriale-militare di Iveco defence vehicles, da poco acquistato da Leonardo spa. Dalle ore 17 alle 19 circa oltre una cinquantina di persone hanno manifestato per denunciare le responsabilità di Leonardo nel genocidio del popolo palestinese, con interventi al megafono e distribuendo volantini. Da quasi due anni Israele sta portando avanti un progetto genocida con la decisiva complicità di Stati Uniti e Unione Europea, fra cui anche il Governo italiano di Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Oggi più che mai è importante denunciare i responsabili in ogni ambito di questo orrore e renderli visibili alla popolazione.

VEDERE LE RESPONSABILITA’ – VEDERE LA GUERRA

Di fronte a un’apparato di propaganda e di informazione di guerra scendere in piazza è fondamentale per rompere la normalizzazione dell’orrore assoluto di Gaza ma soprattutto per rendere visibile alla città come la guerra abbia profonde radici nel tessuto economico della nostra città. Pochi sanno delle gravi responsabilità di Leonardo nel genocidio in atto ed è quindi essenziale denunciare la sua attività e delle start-up come Flying Basket che non si fanno scrupoli a collaborare con tale macchina di morte e distruzione.

NON SI PUO’ FERMARE IL VENTOSABBIA NEGLI INGRANAGGI DELLA GUERRA

Nonostante la sistematica censura e la repressione della polizia politica della Questura di Bolzano e le sue intimidazioni, la mobilitazione continua con forza. Si mostra sempre più profondo l’abisso morale ed etico che separa chi, come la Digos, protegge i soldati israeliani in vacanza in Italia dopo aver partecipato allo sterminio di donne e bambini e chi lotta per fermare questo orrore e gli interessi che lo permettono. Se in questo mondo non esiste un tribunale che può processare responsabili e complici di questo genocidio, di certo quello della storia e della coscienza ha già emesso la sua sentenza.

Di seguito pubblichiamo il testo del volantino distribuito durante il presidio.

IVECO E LEONARDO COMPLICI DI GUERRE E GENOCIDI

Dopo aver acquisito il 10% della start-up altoatesina produttrice di droni Flying Basket, nei mesi scorsi il colosso dell’apparato militare-industriale Leonardo ha acquistato Iveco defence vehicles per 1,7 miliardi di euro. Questa operazione si inserisce in una quadro internazionale di tendenza alla guerra e di corsa al riarmo che sta aprendo prospettive di enormi profitti per le aziende dell’industria bellica. La presenza in città di questa società, leader mondiale dell’industria della guerra, ci pone di fronte a dilemmi etici e morali che non lasciano vie di fughe ed a cui, in tempi di guerra e genocidio, è doveroso dare una risposta.

Da 2 anni ormai è in corso il genocidio del popolo palestinese, affamato e massacrato quotidianamente da terra, aria e mare. L’obiettivo dichiarato dal governo sionista è quello di occupare ed evacuare Gaza city costringendo così 2 milioni di gazawi in un grande campo di concentramento sorvegliato da carriarmati e sciami di droni, privi di ogni minima assistenza medica, senza acqua corrente e in uno stato di malnutrizione cronica, in attesa della morte o della deportazione. Uno scenario distopico, che ricorda il film Hunger games, in cui la fame diventa uno strumento per disgregare la società palestinese e ogni forma di solidarietà sociale.

Questo orrore assoluto non si ferma perché Israele vuole estendere il progetto coloniale di insediamento iniziato nel 1948 ma anche perché questo sterminio è redditizio per molte aziende, fra cui Leonardo. I cannoni delle corvette della marina israeliana sono prodotti da Oto Melara, una società controllata da Leonardo e dal 1985 consorziata con Iveco DV. Leonardo è partner strategico del sistema militare-industriale di Israele, dove ha stabilimenti e dipendenti ed è coinvolta nella produzione dei cacciabombardieri F35 che lo Stato sionista sta utilizzando per distruggere Gaza. Oltre alle bombe ed ai cannoni che stanno massacrando la popolazione, gli interessi di Leonardo entrano anche nella costruzione dei bulldozer D9 di Caterpillar, utilizzati per radere al suolo ospedali, case, moschee e trasformati in un’arma automatizzata e comandata a distanza grazie anche al contributo di RADA Electronic Industries, controllata dalla società italiana.

Il progetto del blocco finanziario e politico Usa – Israele di deportare i sopravvissuti della popolazione di Gaza per fare posto a un resort per ricchi trasforma una colossale e disumana cancellazione di una popolazione in un progetto immobiliare che ha una regia chiara e finanziatori ben definiti. Un’operazione di ingegneria sociale e demografica studiata nei circoli del capitalismo finanziario più barbaro e spregiudicato che vede il partito unico degli affari, della guerra e del genocidio deciso nel trasformare un orrore senza fine in un’opportunità per macinare profitti grondanti sangue. Il capitalismo nella sua forma più estrema, priva di maschere, che non esita a cancellare individui e popoli se considerati di intralcio ai propri affari.

L’Italia è sempre più la retrovia di un fronte di guerra che va dall’Ucraina al Medio Oriente fino al circolo polare artico, dove da tempo le grandi potenze stanno affilando i coltelli (da anni in Alto Adige si tengono esercitazioni militari in montagna e nei laboratori del NOI Techpark per simulare la guerra in ambiente artico). Dalla base militare di Sigonella transitano aerei israeliani mentre diverse località turistiche italiane – dalle Marche alla Sardegna – vedono centinaia di soldati delle forze di occupazione sioniste in vacanza per rilassarsi, dopo aver partecipato al genocidio del popolo palestinese. Una presenza che avviene sotto la protezione della Digos, da un lato impegnata nel reprimere e criminalizzare ogni protesta (lo vediamo anche a Bolzano con denunce, avvisi orali e fogli di via distribuiti in quantità), dall’altro al lavoro per garantire vacanze sicure e tranquille ai responsabili dello sterminio di centinaia di migliaia di civili, donne e bambini. Da oltre un decennio nelle basi militari in Sardegna i piloti dell’aviazione israeliana si addestrano insieme a quelli italiani e di altri paesi NATO. Il Governo italiano è complice di questo orrore. Denunciamo le sue responsabilità.

Mentre il genocidio a Gaza prosegue con la decisiva complicità di Usa e Ue, le società di investimento finanziario e le industrie dell’apparato militare industriale stanno spingendo le èlite europee verso la guerra. Il Governo Meloni ha infatti approvato l’impegno a destinare il 5% del PIL alla spesa bellica entro il 2035. Soldi sottratti a sanità, scuola, edilizia popolare e servizi sociali. I giornali principali costruiscono un clima di paranoia inventando nemici dell’Occidente nel tentativo di alimentare tali politiche guerrafondaie e antipopolari mentre in diversi paesi dell’Ue si discute di introduzione della leva obbligatoria. In Germania e Francia alcune circolari dei rispettivi ministeri della Salute invitano gli ospedali a prepararsi ad emergenze come l’arrivo di centinaia di soldati da curare.

Non possiamo abituarci alla guerra e all’orrore di Gaza. Denunciamo le responsabilità politiche del Governo italiano e di aziende come Leonardo che lucrano sul sangue dei palestinesi. Scioperiamo, disertiamo le loro guerre, i loro genocidi.

Sabbia non olio negli ingranaggi della guerra e del genocidio. No alla corsa al riarmo.

IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE PARTE ANCHE DA QUI

Assemblea solidale con il popolo palestinese – Bolzano

Per contatti: freepalestinebz@inventati.org – Telegram “Free Palestine BZ” – Instagram: gazaiscalling

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