[Bolzano] Conclusa la recinzione “antianarchica” di fronte al carcere di via Dante

Sull’Alto Adige del 21 marzo con una foto del carcere di Bolzano pubblicata in prima pagina si annunciava l’inizio della costruzione di una recinzione di fronte al muro lato prati del Talvera.

Per quale motivo il carcere viene incarcerato? Sempre dallo stesso giornale apprendiamo come questa brillante iniziativa sia il frutto di una richiesta avanzata da Questura di Bolzano e Commissariato del Governo per prevenire le azioni degli anarchici, particolarmente attivi nella campagna contro il regime di tortura democratico 41 bis.

Nelle foto che riportiamo potete vedere il risultato. La barriera antianarchica è conclusa, ora la città può dormire sonni tranquilli, i carcerati possono continuare a venire ignorati e allontanati. Ciò che non cambia è l’ ecatombe quotidiana nelle carceri italiane, fra suicidi (84 solo nel 2022), depressione, abusi di psicofarmaci e morti per mancanza di cure. Nel frattempo la tortura quotidiana al 41 bis contro il prigioniero anarchico Alfredo Cospito, in sciopero della fame da oltre 5 mesi e mezzo, continua. E mentre il Governo Meloni si preoccupa di abolire il reato di tortura e inventare articoli del codice penale per reprimere il dissenso ciò che rimane costante è l’accanimento contro la parte più debole e povera della società, i più esposti alla possibilità di finire in prigione.

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